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Sopravvivere alle feste se soffri di DCA

Cosa significa DCA?

I disturbi del comportamento alimentare (detti anche DCA) sono disturbi psichiatrici invalidanti, potenzialmente mortali, che compromettono la salute fisica e le capacità di interazione sociale delle persone.

Avere un rapporto difficile con l’alimentazione e il proprio corpo è purtroppo una condizione sperimentata da tanti ragazzi e ragazze in età scolare. Lo confermano i dati, sono sempre di più le persone tra i 12 e i 25 anni, in particolare le ragazze che soffrono di queste patologie.

Anoressia, bulimia, binge eating disorder (BED) , solo alcuni tra i disturbi più noti, che sconvolgono la vita di chi ne soffre, generando difficoltà sociali e relazionali. Cose “normali” come andare in pizzeria o al ristorante con gli amici, partecipare ad un compleanno, ad un matrimonio o semplicemente il cenone di Natale o di Capodanno possono causare forte stress. Spesso i pensieri sul cibo assillano la persona anche quando non è a tavola, ad esempio a scuola o al lavoro; terminare un compito può diventare molto difficile perché nella testa sembra che ci sia posto solo per i pensieri su cosa si “deve” mangiare, sulla paura di ingrassare o di avere una crisi.

Natale

Il Natale, così come tutte le feste e occasioni di convivialità e celebrazione che ruotano intorno al cibo, può essere un momento traumatico per chi soffre di DCA.

Corse al supermercato, tavole imbandite e pranzi infiniti, creano stress emotivo. Il clima sereno, distensivo, allegro che ci raccontano spesso nei film natalizi è qualcosa di completamente distante dalla realtà di chi soffre di disturbi legati all’alimentazione.

Il pasto è un momento “delicato”, ma in queste occasioni percepite come importanti e nelle quali si è circondati da tante persone, non è solo il cibo a mettere a disagio, ma soprattutto il confronto con i familiari.

Avere a che fare con i propri genitori, infatti, è una delle difficoltà maggiori in questi momenti. Nel momento in cui un genitore mostra un eccesso di tutela o interesse nei confronti di quanto e cosa mangiare o un parente fa un commento sbagliato sull’aspetto fisico, nella persona cresce l’ansia di “non fare la cosa giusta” agli occhi degli altri che scatena il senso di vergogna e di colpa che spesso va a concludersi con abbuffate, stress e crisi.

La famiglia, infatti, gioca un ruolo centrale sia in quella che può essere l’insorgenza del disturbo, ma anche per quanto riguarda la sua risoluzione. Eccessivo perfezionismo, criticismo e scarsa comprensione non permettono a chi soffre di aprirsi a pieno così da poter parlare del problema e cercare di trovare una soluzione per risolverlo, bensì, sono tutti atteggiamenti che non fanno altro che alimentare una serie di emozioni negative.

Proprio tutte queste emozioni negative, un attimo dopo terminato il pasto in condivisione, portano a sentimenti di ansia e tristezza che si traducono in un rifiuto verso il Natale e la famiglia.

Consapevolezza e condivisione per affrontare le feste

Prima di arrivare a provare ansia nei confronti delle feste, il Natale, la famiglia e tutte le occasioni più belle e conviviali della vita è importante ricordarsi che non siamo solo corpi da mostrare, che siete belli così come siete, chilo in più o chilo in meno.

Cercate aiuto, comunicate le vostre emozioni, sentimenti e pensieri a qualcuno di cui vi fidate come un amico, un familiare, ma soprattutto rivolgetevi a persone specializzate che possono darvi un aiuto concreto, come lo psicologo.

Nonostante ciò ricordatevi sempre che avete diritto a tenere i comportamenti che preferite, di mangiare o non mangiare quello che preferite, senza dovervi sentire sbagliati o giudicati da nessuno, ma non a costo della vostra vita.

Per quanto riguarda le famiglie, i familiari devono cercare il più possibile di essere comprensivi verso la situazione, non sforzare verso “il bis”. E’ essenziale avere un atteggiamento aperto, non giudicante e colpevolizzante sia nei propri confronti sia in quelli dei figli o dei nipoti, e verso la patologia. Solo così si può ridurre il livello di emotività negativa (vergogna, colpa, inadeguatezza, paura) che purtroppo aleggia sulle feste.